Recensioni del libro "I non morti"
Roberto Ronchetti Credit ManagerUn libro decisamente interessante e fuori dagli schemi. Originale la storia. Dopo un inizio un po' lento si viene travolti dai vecchi temi esistenziali ed esortati a vivere e pensare con la nostra testa distinguendoci dalla massificazione generale di un mondo sempre più sterile e uniformato. Le descrizioni sono molto accurate e nel complesso il libro scorre agevolmente.
Luca Aliverti HR ManagerPunto numero uno complimenti sinceri per la passione che deve per forza essere stata intensa per scrivere un libro come questo. Un libro molto “particolare” che sicuramente tocca il lettore a lo conduce ad interrogarsi sui principi alla base della vita. Nella sua originalità ti coinvolge nella lettura lasciandoti fino alla fine (ed oltre). Assolutamente da leggere.
Roberto Brusa Cost Control ManagerApri il libro, leggi le prime pagine e ti ritrovi immerso in una storia surreale ambientata in un luogo tanto inusuale per un romanzo quanto a noi tutti familiare, un “non luogo”, un “edificio”, nel quale ci si reca solo per necessità e con indifferenza. Una vicenda intricata e ricca di risvolti psicologici nella quale il “non luogo” diventa il microcosmo utilizzato per analizzare la società contemporanea ed i comportamenti dell’uomo. Un libro complesso, non da leggere superficialmente, passivamente, che stimola il lettore alla riflessione.
Daniele Butturini Arte Varese-Arte Al LimiteI “Non Morti” rappresenta un interessante tentativo di coinvolgere il lettore in una lettura partecipata. Chiari sono le ispirazioni, da Kafka a P.K. Dick, che ci fanno subito intuire in che mondo letterario ci stiamo muovendo. Costante è l’intreccio sogno-veglia, immaginario e reale, come costante appare il dialogo interiore. Una pioggia fitta e leggera che fa da sfondo allo scritto, dove lo sfondo che continua ad intervenire nel presente è il ricordo. Il mondo rappresentato sembra quello reale, solo enfatizzato nelle sue contraddizioni caricaturali, nel senso insensato del quotidiano. Un invito sussurrato ad uno sguardo nuovo e personale sulla vita ed a ciò che ci sta intorno.