Chi è Matteo Mauri
Avevo scritto un’autodeterminazione classica, ma non é nel mio stile quindi: sono nato e sicuramente trasmuto, il resto lo sa Iddio o chi per esso. Comunque amo la pittura e il disegno e a sedici anni dopo aver letto un libro sulla vita di Pablo Neruda, inizio a comporre poemi e brevi racconti; fino al giorno in cui un sogno vivido e intenso, mi porta ad elaborare la bozza della mia opera prima: “I non morti”. Nel corso degli anni, sviluppo il nucleo centrale di questa visione, in base alla realtà e alla società che percepisco intorno a me.
Analizzo la vita quotidiana delle persone comuni, la vita che la maggior parte di noi vive, con le sue difficoltà e i suoi sogni, utilizzandoli come base per tentare di capire il senso di ogni cosa.
“C’è molto di straordinario e di ben visibile, in una vita apparentemente uniforme, se si ha la pazienza di guardare ed ascoltare bene.”
Mi piace la Storia (scorci di vita passata e futura), adoro la cosmologia e sono attratto dalla biologia e dalla fisica quantistica e da tutto ciò che ancora c’è di strano e sconosciuto.
Dipingo con colori ad olio e disegno a matita; i miei quadri sono probabilmente esistenzialisti, tramite le immagini lanciano interrogativi e stimolano pensieri.
Non disdegno lo sport e le moto; negli ultimi anni ho scoperto il piacere del viaggio e di sentirmi viaggiatore (parolona) in continua scoperta di nuovi luoghi e persone (in passato non avevo mai teorizzato questo svolta, soprattutto in relazione alle persone).
La luce rossastra del tramonto, in una delle sue frequenze di colore, fa si che il mio mondo interiore prende il sopravvento.
Ho scoperto con il tempo che i sogni sono la parte più' saggia di me, riescono a condensare e interpretare concetti che durante la veglia non oso neanche immaginare.
Sono in continua lotta fra la mia parte razionale e quella irrazionale, penso come ogni altro essere umano e spero, malgrado tutto, che questa lotta non finisca mai.
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